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Con “Il berretto dell’equilibrio” Teresa Geninatti si aggiudica il terzo posto al Concorso “Il Decameron al tempo del Covid”

DiElena.Caligiuri

Ago 8, 2021

MEZZENILE – Un parco giochi, un’altalena, una bambina che gioca a testa in giù e il gioco è fatto.

Quando si ha l’idea si è già a metà dell’opera. Così Teresa Geninatti, insegnante e intenditrice della lingua francoprovenzale ha deciso di partecipare al concorso letterario a premi “Il Decameron al tempo del Covid” bandito dal Comune di Ceresole. E il suo racconto “Il berretto dell’equilibrio” si è aggiudicato il terzo posto.

«Desideravo moltissimo partecipare al bando. – spiega – avrei dovuto creare un racconto breve, una novella o una favola ambientati in tempi e luoghi a scelta dei partecipanti, purché evocassero sensazioni di benessere, tranquillità, divertimento, richiamando un ambiente salubre, un’atmosfera rilassante in una moderna riedizione del Decameron. Un luogo virtuale in cui raccontare e condividere le proprie storie per alleviare il disagio e la tristezza provocati dalla pandemia.

L’idea però dopo mesi di mancanza d’ispirazione mi è nata tra altalene e dondoli cittadini, Ninina la fata bambina a testa in giù con il suo berretto, proprio come la mia Lucia che si arrampicava come una scimmietta.
Da quel momento il racconto si è scritto da solo in una sola notte».

Un’unica notte per raccontare tutta la giovane vivacità della piccola. “C’era una volta una bella bambina esile e minuta, con grandi occhi dorati e capelli di seta. Era sempre stata così graziosa da sembrare una fata: si muoveva leggera senza fare rumore e poteva arrampicarsi ovunque aggraziata e rapida, sembrava volasse. Era così elegante e bella nei movimenti da sembrare una ballerina d’aria. La piccina viveva in una bella casetta
bianca e rossa ai piedi delle montagne al limitare di un bosco”.

Ma quando le energie della piccola Nninina stavano per venir meno, ecco l’intervento della Signora della Montagna vicino al lago del Serrù.

“Ancora oggi nota come la “Madonna Nera”, – scrive Geninatti – la si trova ad accogliere i
camminatori in visita. E ancora oggi racconta la storia di Ninina fata bambina con il berretto a righe e della
fede riconoscente della sua mamma. Questa è una storia vera. Infatti, ogni tanto qualcuno, attento e
silenzioso, riesce a scorgere una bimba dagli occhi d’oro con un berretto a righe rosse e grigie che danza,
arrampicando di roccia in roccia, tra il lago del Serrù e quello dell’Agnello. “.

E come direbbe lei in francoprovenzale “Fazè atensioun përqué n’aoutrou vì cou quëpità da zrë part, ou pouè estri li furtunà a vela” , “Fate attenzione, perché la prossima volta che capiterete da quelle parti, potreste essere voi i fortunati avvistatori”.