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Natura, eventi, territorio

“Torniamo in campo”…con successo: 130 gli allievi dell’Albert impegnati agli Special Olympics

DiElena.Caligiuri

Giu 10, 2022

“Torniamo in campo” e gli Special Olympics lo hanno fatto con tutta l’energia che li contraddistingue. I XXXVII Giochi Nazionali estivi si sono tenuti a Torino dal 4 al 9 giugno e lo strepitoso successo era già prevedibile fin dagli appuntamenti della fiaccola olimpica nei vari comuni e fra questi anche Lanzo. Per poi culminare nella cerimonia d’apertura nel capoluogo piemontese.

Muoversi Allegramente ha partecipato ai giochi nazionali Special Olympics 2022 con 54 atleti e 30 volontari che si sono cimentati in 9 delle 20  discipline proposte e per la precisione in: atletica, basket unificato, bowling, calcio unificato, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, golf, M.A.T.P., nuoto.

≪Siamo “tornati in campo” con “tutte le nostre forze”  – spiega Natalina Raglia, presidente dell’associazione di Nole – all’insegna del divertimento, della condivisione e dell’amicizia. Spettacolare la cerimonia di apertura  allo stadio olimpico con la sfilata di 3000 atleti  provenienti da tutta Italia e la cerimonia di chiusura al PalaVela con una grande festa musicale. Il Palavela nelle giornate dei giochi è anche stato sede di iniziative di natura ludico ricreativa ma anche  di medicina preventiva e incontri  dedicati agli atleti e alle loro famiglie.  Ai giochi hanno partecipato quasi 1500 volontari, moltissimi provenienti dagli istituti superiori del Piemonte, ai quali  va il nostro grazie più sincero perché senza di loro non si potrebbe parlare di inclusione. Questi giochi sono stati tanto attesi perché rimandati a causa della pandemia e preannunciano un altro importante evento, i giochi mondiali Special Olympics  che si terranno proprio a Torino nel 2025≫. 

Se da un parte Special Olympics unisce insieme “sullo stesso campo sportivo” persone con e senza disabilità intellettive per ammirare e al tempo stesso vivere in prima persona la potenza trasformatrice dello sport, dall’altra combatte stereotipi e pregiudizi ed educa le persone, giovani e meno giovani, alle competenze e alle qualità, formando esperienze educative per gli allenatori, i volontari e gli insegnanti. Ad essere coinvolti più di 130 alunni dell’Istituto superiore Albert di Lanzo, unica scuola con team agli Special Olympics, che si sono recati presso i diversi impianti sportivi, affiancando lo staff nazionale della ginnastica (ritmica e artistica), del calcio, dell’atletica e del nuoto. ≪Hanno lavorato – spiega Marco Morella, uno dei docenti referenti dell’Albert insieme alle professoresse Maria Gallardo e Isabella Rossatto – dal 5 al 9 giugno per allestire gli spazi, seguire da vicino le squadre e supportare gli atleti, ma la fatica è stata ripagata da forti emozioni e dalla grande soddisfazione di aver dato il proprio contributo alla riuscita dell’evento≫. Per questo i docenti di scienze umane e di sostegno dell’Albert hanno lavorato a stretto contatto per far sì che 8 classi ( terze e quarte del liceo delle scienze umane e del liceo economico sociale, seconde e terze Alberghiero) prendessero parte attiva all’evento in qualità di volontari. Dopo un periodo di formazione autunnale, durante il quale le classi hanno incontrato atleti e volontari che hanno illustrato la “filosofia” Special, studenti e studentesse si sono tuffati in esperienze dirette di sport inclusivo.

Grandi soddisfazioni anche per la squadra di pallavolo unificato dell’Albert che si è classificata al secondo posto e un tifo particolare, tutto locale, è arrivato dai ragazzi dell’oratorio di Coassolo che hanno saputo ricreare la giusta atmosfera.

Le testimonianze degli studenti

≪L’esperienza mi ha trasmesso gioia e soddisfazione – spiega Angelica, una studentessa di terza – All’inizio ero un po’ spaesata, mi sono stati affidati compiti nuovi a livello organizzativo (gestire l’ingresso degli atleti per le gare, aiutare nelle premiazioni) e avevo il timore di non riuscire a relazionarmi positivamente con gli atleti: alcuni erano un po’ chiusi e timidi e non è stato facile. C’è però stata una ragazza che mi ha raccontato non solo il suo percorso sportivo, ma anche alcuni episodi negativi della sua vita (episodi di bullismo) e questo mi ha incoraggiata, perché è stato bello che una ragazza mai vista prima sia riuscita ad aprirsi e a sentirsi a proprio agio con me. Inoltre vederli felici e sorridenti con me e con i loro istruttori mi ha dato molta gioia. È stato impegnativo, ma è stata una soddisfazione vederli contenti. Abbiamo ricevuto molti complimenti anche dagli organizzatori, significa che siamo riuscite a dare il nostro contributo≫.

≪I giorni in cui ho partecipato come volontaria per Special Olympics, – spiega Sofia di terza – nonostante siano stati intensi e molto impegnativi, hanno lasciato un segno dentro di me. La cosa più bella è stato il fatto di vedere gli atleti che si sostenevano a vicenda e che tra loro non c’era assolutamente competizione, ma anzi erano felici per i risultati ottenuti dai propri compagni. Questo è stato davvero emozionante ed è stato un grande insegnamento, penso che tutti noi dovremmo prendere spunto da ciò≫.