VIU’ – La Viuleta, la rassegna di canto spontaneo e musica dell’arco alpino voluta dal Comune di Viù con
la direzione artistica affidata all’etnomusicologo Flavio Giacchero e i patrocini della Società Storica
delle Valli di Lanzo e del CREO (Centro Ricerca Etnomusica e Oralità di Torino), continua con
alcuni eventi collaterali.
Dopo l’evento del 17 e 18 settembre dedicato al canto spontaneo e quello del 13 novembre dedicato
alla musica strumentale dell’arco alpino, organizza una conferenza/incontro/concerto venerdì 16
dicembre, sempre a Viù, presso il Centro Polivalente di piazza Cibrario n.1 alle ore 21.00.
Lo scorso anno, oltre agli eventi in presenza, erano stati dedicati alcuni eventi di approfondimento
in modalità on-line causa pandemia: un laboratorio di canto, una conferenza dal titolo “Il canto che
non muore” e la proiezione del film “Lou soun amis | Il suono amico” con una dettagliata
presentazione degli autori. Le registrazioni video di alcuni interventi sono disponibili sul canale You
Tube della Rassegna.
Quest’anno gli eventi collaterali saranno in presenza.
L’incontro di venerdì 16 dicembre avrà come titolo: “Il canto e il suo doppio: dal canto spontaneo ai
cori a You Tube”.
Condurranno l’evento Ettore Galvani, presidente FENIARCO (Federazione Nazionale Italiana
Associazioni Regionali Corali) e presidente ACP (Associazione Cori Piemontesi) e Franco Castelli,
ISRAL (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Alessandria),
presidente CREO (Centro Ricerca Etnomusica e Oralità di Torino) e etnomusicologo. Ci saranno
inoltre contributi degli studiosi di cultura e musica popolare Emilio Jona e Alberto Lovatto (CREO)
e interventi canori dal vivo dei gruppi viucesi: Le Corde Locali (gruppo spontaneo) e Coralità
Viucese con Coro Stellina (cori strutturati). Flavio Giacchero, come direzione artistica della
Rassegna, farà da moderatore.
L’incontro vuole portare l’attenzione sulle diverse modalità del cantare spontaneo e del cantare come
“coro strutturato” con l’intento non tanto di confrontare realtà differenti ma contestualizzarle
storicamente ed evidenziarne le comuni potenzialità aggregative. Etiche ed estetiche differenti che
rappresentano comunque forme di stare insieme cantando e che i nuovi media, tra cui soprattutto
You Tube, contribuiscono a veicolare.
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