• Lun. Ott 7th, 2024

la Grafite

Natura, eventi, territorio

“Un parroco che si fece ricordare” il nuovo libro dedicato a don Luigi Caccia verrà presentato sabato 22 giugno. L’intero ricavato dalle vendite del volume sarà devoluto per il restauro della facciata del Santuario della Madonna degli Olmetti di Lemie

DiElena.Caligiuri

Giu 2, 2024

LEMIE – “Un parroco che si fece ricordare” è il titolo del nuovo libro di Danilo Balagna Dena sul parroco don Luigi Caccia che avverrà sabato pomeriggio 22 giugno alle 15,30 a Lemie. Il libro, edito da Tipografia Baima Ronchetti & C., descrive la vita e opera di don Caccia dalla nascita a Settimo Torinese, gli studi ecclesiastici, i vari mandati sacerdotali con degli specifici su Rivalta di Torino, Lemie, Usseglio e Col San Giovanni. Il 22 giugno è una data importante per la presentazione del libro, ma è soprattutto importante perché lo stesso giorno il parroco avrebbe compiuto 100 anni esatti, essendo nato il 22 giugno 1924. Alessandro Mella e Caterina Calza dialogheranno con gli autori. Il volume è realizzato con il concorso di: Mons. Alessandro Giraudo per l’introduzione, Caterina Calza per la prefazione, Danilo Balagna Dena, Alberto Gallo, Gino Gallo, Gian Giorgio Massara, Giulio Pedrani per i capitoli, Alessandro Mella per la postfazione.

≪Nelle Comunità dove don Caccia ha fatto servizio sacerdotale – spiega Danilo Balagna Dena – ha lasciato un’impronta di fede, ma anche di attenzione alla cura delle chiese, delle opere d’arte nonché di ricordare storia e tradizioni dei paesi. Nel libro non mancano descrizioni che identificano lo schietto carattere del Parroco che ha sempre esternato quel che doveva dire nelle omelie, nei rapporti con parrocchiani e autorità, nei Consigli Comunali senza esclusione di colpi e con la giusta quota di ironia≫.
L’intero ricavato dalle vendite sarà totalmente devoluto alle spese per il restauro della facciata del Santuario della Madonna degli Olmetti di Lemie. ≪Sono riuscito a far completamente finanziare il libro – Conclude Balagna Dena – da alcuni enti ed è per questo che, non essendoci ulteriori spese, è possibile destinate il ricavato per il ripristino di una chiesa a cui don Caccia e tutta la nostra Comunità della Val di Viù hanno sempre tenuto con particolare devozione>>.