VIU’ – Viù, Comune di minoranza linguistica francoprovenzale delle Valli di Lanzo, nell’area della Città Metropolitana di Torino, per tre giorni diventa capitale del canto spontaneo, di tradizione orale.
La nota rassegna VIULETA è ormai una realtà nazionale. La tradizione del canto spontaneo, di fatto, non è mai scomparsa e anzi sta vivendo un grande ritorno di interesse: il canto tradizionale emerge in tutta la
sua forza e bellezza, in una sorta di rito apotropaico.
La Viuleta è promossa dal Comune di Viù con la direzione artistica dell’etnomusicologo e musicista Flavio Giacchero.
È nata nel 2019, ed è proseguita nel tempo, con la sola interruzione di un anno, a causa della pandemia.
Vi sono stati invitati gruppi polifonici di cantori spontanei di provenienza locale, regionale e nazionale per un totale complessivo di oltre trecento elementi.
L’evento principale, LA VIA DEI CANTI, si svolge tra la sera e la notte del sabato e prosegue la domenica successiva. Ogni gruppo di cantori è sistemato in postazioni fisse dislocate presso i locali pubblici di Viù, attorno a un tavolo e a diretto contatto con il pubblico. Sono previste inoltre alcune postazioni
dedicate al canto libero. Il pubblico viene dotato di una mappa, caratteristica ormai della rassegna Viuleta, per muoversi tra i vari gruppi, ascoltare e riconoscere le diverse sonorità, fermarsi a cantare con gli amici nelle postazioni apposite per il canto libero. La serata assume contorni quasi magici, canti
diffusi ovunque per il paese, una vera e propria via dei canti notturna, suggestiva, senza amplificazioni, senza strumenti musicali, un viaggio emozionale all’interno di un’antica cultura con caratteristiche etiche e estetiche del tutto particolari che trasformano il centro storico in un’autentica “via dei canti”.
Il nome Viuleta deriva da un’antica ballata diffusa nell’arco alpino e denominata La Lionetta, nel codice di Costantino Nigra dei “Canti popolari del Piemonte” (prima edizione 1888). Il nome è dunque un richiamo a una canzone narrativa ancora presente nel repertorio contemporaneo e con tratti antimilitaristici e proto femministi, ma anche un gioco di parole, in cui si fondono il nome del Comune ospitante, Viù, e “laeta”, dal latino laetitia (=Gioia), proprio come gioiosa e lieta di accogliere sarà Viù, che invita tutti, pubblico e cantori spontanei, a partecipare e a vivere un’esperienza straordinaria.
La rassegna di settembre dedicata al canto spontaneo si sdoppia in un secondo momento a novembre sarà infatti la volta di VIULETA-SOUN, da “suono, musica” in francoporvenzale, dedicata alla musica strumentale spontanea dell’arco alpino. “Il canto e la musica strumentale, nella cultura alpina,
rappresentano due forme dello stesso linguaggio, due espressioni musicali che condividono estetica, etica, stilemi, ambiente sociale: una polifonia con precise prassi stilistiche, che veicola un mondo sonoro che è innanzitutto un mondo sociale. Una sonorità che contribuisce a fare e mantenere comunità” (Flavio
Giacchero).
L’intero evento nasce con l’intenzione di promuovere e salvaguardare questa antica cultura musicale e fungere da riferimento, luogo di incontro e scambio per cantori e musicisti.
La Rassegna è patrocinata da vari Enti, tra cui la Città Metropolitana di Torino, la Società Storica delle Valli di Lanzo, il Centro Ricerca Etnomusica e Oralità di Torino (CREO), l’Associazione Cori Piemontesi (acp). Vede la collaborazione della Pro Loco di Viù, dell’Unione Montana Alpi Graie, del Consorzio Operatori
Turistici Valli di Lanzo e riceve un contributo dalla Regione Piemonte. Da quest’anno, inoltre, si aggiunge la collaborazione con le attività culturali promosse dalla Città Metropolitana di Torino e realizzate dalla Chambra d’Òc per la legge 482/99 “norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche”. È già stato realizzato un laboratorio di musica e canto in lingua locale nella scuola materna di Viù, molto partecipato e apprezzato, e sono in programma altri interventi finalizzati alla promozione del francoprovenzale e della cultura locale.
I tre giorni di questa V edizione prevedono:
Venerdì 13 settembre la FESTA DI APERTURA, una festa da ballo (e canto) serale con grandi musicisti della tradizione popolare, I SUONATORI DELLA VALLE DEL SAVENA, nell’alto Appennino bolognese. La serata sarà presentata e guidata da Placida “Dina” Staro, instancabile ricercatrice, etnomusicologa,
etnocoreuta e violinista, che fornirà una contestualizzazione del gruppo, delle proprie tradizioni e delle numerose ricerche e pubblicazioni realizzate. Avrà luogo a partire dalle ore 21:00, presso il salone Polivalente.
Sabato 14 settembre: LA VIA DEI CANTI, il vero e intenso momento della rassegna dedicato al canto spontaneo. Prevede dal pomeriggio la presentazione del grande lavoro di ricerca e restituzione di Amerigo Vigliermo, del Coro Bajolese e dell Centro Etnologico Canavesano (CEC) sull’importante tradizione del canto spontaneo nel Canavese con il libro “OPERA OMNIA” di Amerigo Vigliermo e Gian Carlo Biglia. L’assegnazione del PREMIO VIULETA, un premio dedicato ogni anno a un soggetto, selezionato dall’organizzazione, che si è distinto nella promozione, documentazione, studio e diffusione del canto spontaneo. Una presentazione ufficiale di tutti i gruppi ospiti e, alla sera, i canti diffusi nei locali del paese. Quest’anno, inoltre, sarà presente nel pomeriggio un gruppo di cantori bambini e giovanissimi di Viù, frutto di un progetto laboratoriale promosso dalla rassegna stessa. La manifestazione avrà inizio dalle ore 16:00 presso il salone Polivalente.
Domenica 15 settembre: LE VIE DEL SACRO
In mattinata, presso Villa Schiari, l’Istituto Oblati di Maria Vergine, si esibiranno alcuni gruppi, già presenti la sera precedente, nel cui repertorio è compresa una componente liturgica e paraliturgica di tradizione orale.
Un canto quindi legato alla dimensione del sacro, ma eseguito con le stesse modalità del canto spontaneo profano. Un momento prezioso per poter ascoltare questi antichi canti, che per molto tempo hanno connesso le persone alla dimensione magica del sacro, un momento di autentica emozione.
Tra i gruppi ospiti di questa V edizione, oltre ai numerosi cantori provenienti dalle Valli di Lanzo, in particolare Viù, Mezzenile e Cantoira e il già citato e celeberrimo Coro Bajolese, saranno presenti un gruppo di sole voci femminili proveniente dalla Val Resia, di minoranza linguistica slovena, i noti cantori di
Premana, comune lombardo in provincia di Lecco dell’alta Valvarrone, oggetto di numerose ricerche etnomusicologiche e documentari e i cantori spontanei della compagnia del Maggio dell’alto Appennino bolognese.
Una celebrazione del canto spontaneo che unisce le Alpi, dal Piemonte al Friuli Venezia-Giulia all’Appennino tosco-emiliano.
La Rassegna Viuleta, infine, ogni anno, per la comunicazione, utilizza nella locandina alcune parti con il colore dell’anno (Color of the Year), selezionato dal Pantone Color Institute. Quest’anno si tratta del “Peach Fuzz” (codice condivisione, comunità e collaborazione, esprime un senso di ottimismo, di
speranza e di connessione con la natura. Tutti elementi in cui la Rassegna si riconosce.
Per maggiori informazioni:
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