USSEGLIO – La mostra Erbe Erbolari Erbari al Museo Tazzetti di Usseglio dal 29 giugno al 7 settembre, offre alcuni spunti per comprendere il vasto mondo delle piante e degli erbolari, ovvero di chi le
raccoglie e conserva in erbari per studiarle e catalogarle.
Le erbe da sempre sono state utilizzate a scopo curativo e in particolare nel Medioevo erano
coltivate negli orti dei semplici, in genere collegati ai monasteri. Nel Cinquecento nascono gli
orti botanici, 1544 Pisa, 1545 Padova, 1554 Firenze, e con essi gli erbari, raccolte sistematiche
a fini di ricerca. La figura dell’erbolario, con le sue conoscenze botaniche, era fondamentale
nella raccolta delle erbe e nella successiva fase di studio.
Sono così proposte in mostra alcune figure di erbolari storici: fra Giovanni Antonio Bottalini, monaco alla Certosa di Collegno, che tra il 1740 e il 1749 catalogò ben 580 erbe nel suo Herbarium famoso per le ricette dei medicamenti; Francesco Peyrolery, nativo di Viù che per decenni nel Settecento lavorò all’Orto Botanico di Torino come pittore botanico e raccoglitore di erbe; Clarence Bicknell, eclettico matematico inglese e appassionato botanico che a fine Ottocento realizzò il suo museo a Bordighera. Accanto a questi vi è anche la figura atipica del mondo scientifico ottocentesco, il piemontese Francesco Garnier Valletti, noto per la realizzazione di frutti artificiali a scopo didattico.
Il fine della mostra è però quello di valorizzare la raccolta botanica curata da un giovane erbo-
lario del Museo Tazzetti, Enrico Peter Grande, esponendo una parte delle tavole del suo erbario, ora confluito nelle collezioni del Museo.
Accanto ai fogli di erbario sono proposte alcune pillole scientifiche sull’evoluzione delle pian-
te, sulla loro capacità di adattamento alle variazioni climatiche ma anche sui problemi che quest’ultimi causano, portando all’estinzione di alcune specie. Le piante, lungi dall’essere organismi semplici e passivi, hanno sviluppato nel corso di una lunga evoluzione adattamenti che consentono loro di essere presenti in una grande varietà di ambienti e di intrattenere relazioni con molti altri abitanti della Terra.
Conoscere e proteggere queste interazioni tra altri organismi e l’uomo è fondamentale per condividere un’esistenza equilibrata e rispettosa ed è questo il messaggio che la mostra vuole offrire ai visitatori.
Alla realizzazione della mostra hanno collaborato l’Accademia di Agricoltura di Torino, il Museo Clarence Bicknell e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera, Aldo Chiariglione, profondo conoscitore della flora delle Valli di Lanzo e i Signori Marisa e Manuel Torello, esperti dell’erbario di fra Bottalini, di cui racconteranno la storia in occasione dell’inaugurazione.
Sabato 28 giugno alle ore 16.00.
Gli incontri organizzati dal Museo durante l’estate esploreranno il mondo vegetale e le sue
infinite sfaccettature.
Maggiori informazioni e orari di apertura sul sito web museotazzetti.it