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La sede del Gruppo Folk-Corale Rododendro sarà intitolata a Giulio Giacchero

DiElena.Caligiuri

Lug 1, 2025

LANZO – In occasione del 20° anniversario dell’Incontro Internazionale del Folklore, I’ Amministrazione comunale di Lanzo Torinese intitolerà а Giulio Giacchero la sede del Gruppo Folk – Corale Rododendro situata in via Leopoldo Usseglio N.7.
L’appuntamento è per la mattina del 12 luglio, alle ore 9,30.
Giulio Giacchero, deceduto per Covid nel 2021, è stata una figura fondamentale nel panorama delle tradizioni popolari delle Valli di Lanzo,ma con un’ apertura di ampio respiro verso la cultura di altre nazioni (Francia, Polonia, Germania, Croazia, Slovenia, Romania …) e di altri continenti, venendo a contatto con gruppi provenienti da Cina, Argentina, India, Russia, Nuova Zelanda, Kenya, Cile, Taiwan….
Infatti Giulio è annoverato tra i soci fondatori dell’ U.F.I. ( Unione Folklorica Italiana), associazione costituita a Imola (BO) nel 1982, nata per favorire l’ aggregazione dei vari gruppi folkloristici con lo scopo di perseguire “principi di ricerca, studio e proposta dei valori insiti nelle tradizioni popolari”.
Nel 2002 è tra i soci fondatori dell’ A:F.P. ( Associazione Gruppi folkloristici del Piemonte), una nuova associazione nata a Lanzo col patrocinio del Comune, utile a tramandare e a far conoscere, anche al di fuori dei confini del territorio, le tradizioni e i costumi del Piemonte.
L’ importanza di queste associazioni è di favorire la conoscenza dell’identità di ogni popolo con il suo bagaglio di storia e di bellezza, ma soprattutto la capacità di creare ponti di comprensione, amicizia e tolleranza.
La più nota creatura di Giulio Giacchero è il Gruppo Folk-Corale Rododendro, fondato da lui nel 1973, nato dal già esistente Coro parrocchiale di cui assume la direzione ampliandone il repertorio con canti di montagna.
E’ di quel periodo l’ instancabile attività dedicata al teatro dialettale, consistente nella realizzazione di commedie musicali ( “La Lena dël Rociamlon “di F. Garelli, “L’ amor dij giovo” di A.Mottura/A.Nicola) e un dramma,”‘L bibi” di M. Leoni di cui fu protagonista don Andrea Flecchia
a cui è intitolato il teatro di Lanzo.
Pian piano inizia un nuovo periodo in cui gli interessi si allargano alla ricerca e alla riproposta, sul piano artistico, dei valori della tradizione popolare delle nostre Valli attraverso il canto, la danza e la musica .Si fanno rivivere, attraverso spiritose scenette, momenti di vita e personaggi caratteristici di un tempo passato ma sempre vivo.
≪In tutto ciò Giulio è sempre stato l’anima, la mente, e anche il braccio, per le innumerevoli necessità da affrontare. Certo – spiegano dall’Amministrazione lanzese – la sua nascita in un piccolo borgo situato sopra Maddalene di Viù, chiamato Montebasso, è stato determinante nell’inculcare in lui, attraverso la sua famiglia, la fede in quei valori semplici, puliti e genuini che ha poi trasferito, nel corso degli anni, nella sua attività folkloristica in cui credeva fermamente.
Ecco nascere “Piemont”, uno spettacolo completo composto di canto, danza e teatro popolare, portato senza sosta in tutto il Piemonte, in Italia e all’ estero. Innumerevoli le grandiose rappresentazioni, da lui ideate e dirette. Ne citiamo alcune, avvenute nel corso di circa 50 anni:
-“La leggenda del Ponte del Diavolo” (1978), in occasione dei 600 anni dalla sua costruzione: spettacolo di luci, suoni, recitazione, fuochi artificiali, realizzato sul posto con testo del poeta Nino Costa.
-“Un maggio all’ alba novella”: concerto di canti sacri e profani dal Medioevo al Barocco per solennizzare il 50° anniversario della festa di Cristo Risorto (Chiesa di S. Croce, Lanzo) -” Badin, badon, bale e baron”: grandioso spettacolo in occasione della prima Sagra del Grissino stirato
-“Historia Communitatis Lancei” : altrettanto grandioso spettacolo organizzato dal Comitato Ponte del Diavolo (di cui Giulio è stato socio fondatore) per i mille anni della storia di Lanzo -“La Vijà” ( La veglia nella stalla), in occasione del 25° anniversario del Rododendro con produzione di un audiovisivo -Vari spettacoli per celebrare la Resistenza nelle Valli di Lanzo tra cui “Pagine della nostra storia” e “Rievocazione della Battaglia di Lanzo”.
Giulio Giacchero era sempre presente con la sua inseparabile (e pesante!) fisarmonica, visto che la suonava anche durante le sfilate.
Con essa era un “tutt’uno”, e da essa traeva melodie vibranti e spesso struggenti. Non rifiutava mai un impegno ed era sempre in prima linea per i compiti di manovalanza che le esibizioni richiedevano.
Con la sua attività ha seminato gioia, stimolato e dato spazio alla creatività dei componenti del gruppo, coinvolti con lui nell’interpretare canti, danze e scenette…senza contare le testimonianze di riconoscenza e nostalgia per i momenti di intenso scambio emotivo vissuti con il pubblico, o anche solo per il piacere di stare insieme in amicizia scoprendo posti nuovi e abitudini diverse.
Per tutti questi motivi, un GRAZIE riconoscente alla sensibilità dell’Amministrazione comunale che con questa intitolazione valorizza e suggella il grande e appassionato “lavoro” di Giulio Giacchero≫.


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