LANZO – Sfogliando il libro “La chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli” ci si rende conto di quanti particolari sono presenti all’interno e all’esterno dell’edificio religioso. Quadri, pale, affreschi, altari che racchiudono la storia e le tradizioni di Lanzo che, anche se visti centinaia di volte, ora acquisiscono una curiosità nuova. E l’istinto è di tornare ad osservarli con più attenzione.
Venerdì sera in tanti si sono ritrovati all’interno dell’edificio eretto sulla cima del Monte Buriasco per la presentazione del libro edito dal Comitato Ponte del Diavolo e patrocinato dal Comune. 150 pagine scritte e curate dagli autori Marina Borla e Sergio Papurello, ricche di immagini fotografiche realizzate da Rosa Fragapane, Giuseppe De Troia e Giacomo Pessarossi.

Una serata organizzata con cura, coordinata dal presidente del Comitato Ponte del Diavolo, Roberto Giardidino Calcia, dove ciascuno ha potuto offrire il proprio contributo alla riuscita dell’evento.
«Questa sera, in una delle mie ultime presenze in qualità di sindaco – ha precisato Tina Assalto – vorrei ringraziare gli autori per aver saputo ricostruire in modo così dettagliato la memoria di questo luogo. Con Sergio ho potuto condividere anche un percorso professionale e ricordo quanto fosse prezioso alle varie gite scolastiche con i ragazzi: è sempre stato una grande fonte di sapere, la persona a cui rivolgersi quando si volevano avere delle spiegazioni».
«La Chiesa Parrocchiale di San Pietro fa parte integrante della mia vita – spiega Sergio Papurello – anche la tesi di laurea mi ha permesso di conoscere meglio l’archivio storico del Comune e le condizioni di vita dei lanzesi nell’Ottocento e in particolare dei poveri, assistiti dalla Congregazione di carità di cui il vicario Tagna fu presidente».
Proprio le tesi di laurea hanno contribuito ad accrescere le conoscenze dei due autori. «È stato un impegnativo lavoro di ricerca presso l’archivio della curia arcivescovile. Mettendo a confronto i dati emersi da ogni relazione – precisa Marina Borla – ho ricavato notizie preziose e inedite per ricostruire la storia della parrocchiale».
Apprezzato l’intervento musicale all’organo del maestro Adriano Popolani. Lo storico organo a canne è stato realizzato dalla ditta Mola di Torino nel 1894 su commissione del vicario Antonio Tresso.
Ogni capitolo del libro, 32 in tutto, è ricco di immagini grazie al sapiente lavoro dei tre fotografi Fragapane, De Troia e Pessarossi. «Mi sono addirittura sdraiata per terra per riuscire a cogliere determinati particolari -. spiega Rosa – ognuno di noi ha dato il proprio particolare contributo, cercando di cogliere gli scatti migliori».
Auguro – ha concluso Roberto Giardino – che la lettura di questo libro possa suscitare interesse e curiosità e un grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla sua sua realizzazione. Buona letture e …buona visita».