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Natura, eventi, territorio

Mella finalista a Verona e Como con un racconto ambientato al lago di Malciaussia

DiElena.Caligiuri

Ott 1, 2021


VIU’ – Una vicenda ambientata nel giugno del ’40 fra il lago di Malciaussia e il lago Nero, dove un gruppo di soldati si trova a dover affrontare la tragedia della guerra per la prima volta, con l’inesperienza dei giovani. Un racconto quello di Alessandro Mella sulle nostre montagne arrivato in finale.

Dopo il secondo posto nel Premio Nazionale Città di Bucchianico Alessandro Mella ha ottenuto altri due importanti risultati in ambito letterario. Un altro “argento” e secondo posto nel concorso nazionale “Premio Città di Verona – Inchiostro Noir”, sponsorizzato dalla Rivista Inchiostro (fondata e diretta da Emanuele Delmiglio) con il patrocinio della Città di Verona e poi finalista, solo ventidue su centinaia di candidati, nel premio letterario “Scritture di Lago” (in questo caso con un racconto breve ambientato al Lago di Malciaussia) patrocinato dalle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte, dalle provincie di Varese e Como e da molte altre importanti realtà.

Le cerimonie di premiazione si sono tenute a Verona e Como il 25 e 29 settembre scorsi. Recentemente Alessandro, che nel dicembre 2018 fu nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Mattarella, ha visto anche altri suoi racconti brevi selezionati per le antologie dei concorsi letterari “Le Voci del Racconto 150 Sfumature di Paura”, “I Segreti di Tivoli”, “Voci di Notte – Spazio” e “Se ti Dico Montagna” (patrocinato dall’Uncem). Quest’ultima, dal titolo “Pensieri Verticali”, sarà presto ordinabile online e verrà presentata al Salone del Libro il prossimo 17 ottobre.

A lato della passione per la divulgazione storica e dell’impegno sociale Alessandro ha, quindi, ripreso a dedicarsi anche alla narrativa attraverso racconti brevi che stanno ottenendo positivo riscontro. «Abbiamo passato mesi terribili – ha commentato l’interessato – nei quali tutto sembrava perduto e la socialità compromessa. Forse la narrativa può essere un sogno cui aggrapparsi. Per chi scrive e per chi legge. Provare ad emozionarsi di nuovo per tornare a vivere. Spero che queste storie, in fondo, contribuiscano, nella loro piccola misura, alla rinascita e ripartenza collettiva. Debbo un ringraziamento alla mia famiglia ma soprattutto alla mia amata Karen che mi sprona sempre ad andare oltre ogni limite».