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Natura, eventi, territorio

Un’estate letteraria per Alessandro Mella

DiElena.Caligiuri

Set 19, 2022

VIU’ – Nonostante ulteriori problemi di salute è stata un’estate letteraria a pieno titolo quella del nostro Alessandro Mella, scrittore e divulgatore storico con un pezzo di cuore nel Canavese e l’altro nelle Valli di Lanzo. Al concorso letterario nazionale “Terra dei Padri – Il Giorno del Ricordo”, con il racconto “Io ci sono già stato” premiato a Vasto (CH), ha ottenuto la seconda posizione, secondo classificato. Nell’ambito del concorso letterario “Corenno in Giallo”, invece, si è aggiudicato, grazie anche al voto dei lettori, il premio speciale “Una voce per Dervio” con il suo “Il fante di Picche”, giallo noir ambientato a Corenno Plinio nel 1941. Nel premio letterario internazionale “Città di Bucchianico”, in provincia di Chieti, ha invece ricevuto una menzione speciale per il racconto “Il costume di Maria” ambientato a Viù nel 1930. Con il racconto, “Il volo dei bambini”, ambientato tra comasco e Svizzera nel 1944, il nostro Alessandro, è risultato finalista con diploma di merito nel concorso “Racconti tra le nuvole”. Il 31 luglio, ad Usseaux, un attestato di merito è stato consegnato ad Alessandro dalla Lar Editore per il premio letterario “La voce dei monti” bandito in sinergia con l’Uncem. Il 28 ottobre sarà invece a Genova poiché finalista del Premio Letterario-Artistico Nazionale Piero Massa, voluto dalla UIL Liguria e dell’Ada (Associazione per i diritti degli anziani) allo scopo di promuovere la creatività letteraria e artistica, con una particolare attenzione a temi sociali, civili ed esistenziali. Altri racconti di narrativa del nostro autore sono stati selezionati per le antologie “Voci di notte – Bellezza”, “Un’estate fa”, “Amicizia la famiglia che scegliamo” ed altre. ≪Io mi dedico alla saggistica ed alla narrativa allo stesso tempo, la prima mi sembra una missione di vita. Ridare voce, per come si può, a fatti e persone travolti dalla storia. La seconda è una via di fuga dalla modernità e dal suo cinismo, fa sentire liberi anche se a volte melanconici. Lo diceva, in fondo, benissimo Simenon per il quale scrivere non era una professione ma una vocazione d’infelicità≫ ha commentato Alessandro Mella.

Alessandro Mella medaglia d’oro dell’Annuario della Nobiltà Italiana

Da anni Alessandro Mella collabora con l’Annuario della Nobiltà Italiana, storica pubblicazione oggi diretta dal dott. Andrea Borella. Un repertorio genealogico che raccoglie decine di migliaia di dati di politici, artisti, sportivi, militari, letterati e così via. Un ritratto autentico, di alto valore scientifico, dell’Italia dell’ottocento e del novecento. Questa lunga ed appassionata collaborazione è stata premiata con la medaglia d’oro di benemerenza che riprende l’antica medaglia della R. Accademia Araldica Genealogica. Il conferimento è avvenuto a Milano il 16 settembre presso la basilica di Sant’Eustorgio ove sono custodite le reliquie dei Re Magi, figure molto legate agli studi sul tema. Diversi collaboratori sono stati premiati con le insegne in argento e bronzo e pochissimi con l’oro. “Seguito a chiedermi se io abbia davvero, in questo decennio di vicinanza a questo storico repertorio, meritato tanto. Molte parole vorrei scrivere, un fiume carsico trovarne, per ringraziare il direttore Andrea Borella che ormai da quasi trent’anni porta avanti con costanza questa pubblicazione. Un percorso costellato di ostacoli spesso superati a costo di grandi fatiche. Lui, che ha deciso questo conferimento, più di chiunque altro avrebbe meritato anche più della classe oro e se la classe platino esistesse dovrebbe esser sua” ha scritto Alessandro.

Le origini delle medaglie di benemerenza dell’Annuario risalgono al 1873 quando, nella città di Fermo nel giorno nel quale i cristiani celebrano l’Epifania e che ricorda l’arrivo e l’adorazione dei “Re Magi”, ai quali era particolarmente devoto, il nobile commendatore Giovanni Battista di Crollalanza, fondatore dell’Accademia italiana d’araldica poi “Regia accademia italiana d’araldica” o Accademia araldico-genealogica (associazione dedicata allo studio dell’araldica e della genealogia che pubblicò, dal 1879 al 1905, anche l’Annuario della Nobiltà Italiana) ideò tali premi. Giovanni Battista di Crollalanza volle infatti istituire, in accordo con il conte Walfredo della Gherardesca (allora presidente dell’Accademia), una medaglia nei tre metalli di oro, in argento e bronzo per premiare coloro i quali con il loro lavoro, le loro pubblicazioni, le loro collezioni araldiche si erano distinti nel campo dell’Araldica e della Genealogia e/o in aiuto alla compilazione dell’Annuario Nobiltà Italiana. Ciò venne fatto in ricordo anche dei tre Re Magi: Melchior, Re di Arabia (oro), Balthazar, Re di Etiopia (argento) e Caspar, Re di Tarso (bronzo) che portarono al Cristo i doni dell’Oro, dell’Incenso e della Mirra. I Tre Re Sapienti cercarono, con un viaggio lungo e faticoso, trovarono e riconobbero un Re superiore a tutti loro: ciò è una metafora ed un insegnamento per tutti coloro che si dedicano alla ricerca genealogica. Nella stessa giornata, tra le altre, la medaglia d’oro alla memoria è stata conferita a SAR Amedeo di Savoia, scomparso lo scorso anno, che fu grande sostenitore dell’Annuario.