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Natura, eventi, territorio

Primi due anni di vita dell’indirizzo tecnico Agrario all’Istituto Albert di Lanzo: 50 studenti mostrano i progetti svolti tutti con “un’anima verde”

DiElena.Caligiuri

Mag 1, 2023

LANZO – Due anni intensi, ricchi di progetti, idee, caratterizzati da un’inesauribile “energia verde”. Apicoltura, lombricoltura, mosca-soldato, vivai, frutteti, semine e raccolti: il mondo della Natura
scandagliato e messo in vetrina, attraverso immagini e presentazioni sul palco, da parte degli allievi
dell’indirizzo Tecnico Agrario dell’istituto Albert di Lanzo. Venerdì 21 aprile, presso la sala di
LanzoIncontra, una cinquantina di studenti hanno presentato i progetti svolti durante i primi due anni di vita dell’agrario, alla presenza dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Lanzo, Tina Assalto e al Dirigente scolastico Giorgio Vincenzo Minissale.
Dagli interventi delle autorità è emersa fiducia piena nell’indirizzo scolastico che, a settembre, avvierà il suo terzo anno scolastico con un corposo bagaglio di grandi progetti nel settore “green” e che ha visto studenti partecipi e interessati alle attività fin qui vissute: l’ Orto e il Giardino dei Semplici, l’Acquacoltura,
l’Esperienza in Frutteto e nel Vivaio, la lombricoltura e il primo approccio con Piccoli Animali sono solo un
inizio nella “carriera scolastica” del Tecnico Agrario dell’Albert. Sul palco, a coordinare i lavori di
rendicontazione dei laboratori svolti in questi due anni, è stato il tirocinante dell’università di Torino Alberto Pignatiello con la supervisione delle referenti di indirizzo, le docenti Micaela Savant e Paola D’Ambrosio.
La docente di Lettere Gigliola Magnetti ha voluto dedicare una lettera aperta ai suoi studenti, emozionando così il pubblico in sala:

≪Trascorro con voi 6 ore alla settimana, 4 di italiano e 2 di storia. Trascorriamo, insieme, giornate costruttive, difficili (a volte) in cui vi riprendo, mi infervoro, cerco di trasmettervi valori oltre che conoscenze, rifletto e rido con voi. Conosco le vostre “rughe” (anche se siete giovani), i vostri
crucci e adoro la vostra esuberanza, allegria, l’essere disarticolati nel linguaggio e nel comportamento
d’adolescenti, anche se non posso dirvelo. Siete una carica d’energia e sono convinta che il mestiere di
insegnante, grazie a voi, sia un privilegio perché mantiene giovani. Da due anni a questa parte, grazie all’indirizzo Tecnico Agrario, cerco di insegnare ai miei studenti che sono importanti tre vocaboli: RADICI,
ALI, DUBBI.
RADICI: il patrimonio genetico e culturale cui apparteniamo (la nostra Terra) va conosciuto, conservato,
tutelato e annaffiato. È importante conoscere la propria storia familiare per arricchire l’albero da cui si è nati e riempirlo di foglie nuove. Nuove idee, conoscenze, competenze che si immettono su un tronco solido. In classe, fuori aula (come oggi) cerco di rigenerare le vostre radici, valorizzandole, per essere pronti a spiccare il volo con ali potenti.

ALI, già. Imparare a volare, volare alto: cercare spazi culturali oltre l’albero da cui si è nati, accogliere l’altro con ali aperte, senza pregiudizi, senza confini. Confrontarsi, nel volo, con l’altro, disponibili a rivedere le proprie convinzioni.

In fondo, porsi dei DUBBI esistenziali. “Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?”- si chiedeva Leopardi – “dimmi: ove tende questo vagar mio breve?” Nello Zibaldone, parlando alla sorella Paolina, Giacomo affermava che “la nostra ragione non può assolutamente trovare il vero se non dubitando; ella si allontana dal vero ogni volta che giudica con certezza; e non solo il dubbio giova a scoprire il vero, ma il vero consiste essenzialmente nel dubbio, e chi dubita sa, e sa il più che si possa sapere.”
Ecco, studenti dell’agrario: toccate Terra, rimescolate terra, per rinvigorire le radici e tracciate il solco del
vostro futuro. Mettete ali per arrivare lontano, per superarci, pur ricordando il messaggio medievale (essere “nani sulle spalle dei giganti” del passato) che fa avanzare. Ponetevi dubbi, su quanto vi viene asserito, argomentate i vostri testi di pensieri autonomi. E arricchite la vostra vita di POESIA, come quelle che avete scritto, con il cuore in mano, per il concorso letterario nazionale 2023 L’ora di Barga, dedicato a GiovanniPascoli. E grazie del vostro filo di seta, di canapa, di lana, d’acciaio che siete e che ci unisce. Vi voglio bene.” Dunque, evviva il Tecnico Agrario e che Energia positiva nel verde sia!≫

Gigliola Magnetti