CANTOIRA – Le strade e la piazzetta del piccolo borgo di Vrù si sono animate ancora una volta domenica 6 agosto grazie alle iniziative dell’Associazione Francesco Berta. È stato un pomeriggio dedicato a varie forme di cultura, tutte rigorosamente interpretate da esponenti locali, e una “merenda sinoira” conclusiva che poteva far concorrenza agli apericena più chic.
Ha aperto le attività l’Arteterapeuta Daniela Perotto, in collaborazione con la Cooperativa Crisalide, che con il suo “Storie a tratti” ha condotto un laboratorio esperienziale tra arte e narrazione immerso nella natura e nelle storie delle genti del borgo.
Dopo di lei, villeggianti e turisti che si aggiravano fra le cintane di Vrù hanno incontrato E.C. Bröwa, l’ormai piuttosto noto scrittore locale finora autore di sette romanzi legati alle montagne. Domenica ha presentato al pubblico il suo “La strada nera”, storia di un uomo che torna dopo trent’anni nei luoghi della sua infanzia, ricordando il mondo scomparso di soli pochi decenni prima. «La cornice di Vrù è stata perfetta per parlare di questo libro: la storia di un paese di queste Valli raccontata in un paese di queste Valli – commenta Bröwa – Anche il pubblico è sembrato sentire l’atmosfera di questo luogo, diventando partecipe del racconto».
Dalle 19 in poi tutti in tavola per la merenda sinoira musicale, anch’essa legata a tradizione e territorio. Piatti tipici recuperati da antiche ricette e preparati dalle componenti dell’Associazione sono stati accompagnati e intervallati dai canti del gruppo Li Magnoutoun.
Senza apparente programmazione, a un tratto partiva una voce e le altre seguivano, fino a che a completare il programma della serata sono arrivate le richieste dal pubblico, primi fra tutti numerosi bambini e bambine, che hanno seguito attenti i vari appuntamenti della giornata.
Tanta parlata patois, pur pronta a mutarsi in italiano per i “forestieri”, e festa fino a sera. Prossimo appuntamento con l’Associazione Francesco Berta a Vrù è per giovedì 17 agosto, con la presentazione del libro di Ezio Capello “Quel ponte sull’Unghiasse”; con l’Autore interviene Maria Cristina Cerutti Dafarra.