Un ottimo risultato di visitatori provenienti da tutto il Piemonte e qualcuno anche da fuori regione per il debutto del Gruppo Fai Ciriè e Valli di Lanzo, costituitosi recentemente.
Le Giornate Fai di Primavera hanno attirato sabato 23 e domenica 24 marzo appassionati e curiosi che hanno avuto la possibilità di ammirare e conoscere alcuni bellissimi edifici, di impronta religiosa e non, del territorio. Pregevoli strutture raramente aperti al pubblico e custodi di bellezze artistiche e architettoniche.
Un’attività che riesce ogni anno ad incuriosire e ad ampliarsi grazie al lavoro di molti volontari, impegnati non soltanto nelle giornate dedicate alle aperture, ma in ogni momento dell’anno, occupandosi della salvaguardia di quest’importante patrimonio artistico.
I Comuni di San Carlo Canavese, Nole e Grosso hanno così ospitato le aperture calendarizzate in occasione delle giornate Fai di primavera attirando oltre un migliaio di visitatori. A San Carlo si è potuta visitare la Chiesa Santa Maria di Spinerano, a Grosso la Chiesa di San Ferreolo e a Nole la Chiesa di San Giovanni Battista
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≪Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio – spiegano i delegati del Fai – che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”≫ . Ed è proprio grazie al paziente racconto di volontari e delegati che queste strutture vivono, insegnano e divengono fonte di idee e ispirazioni.
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