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Natura, eventi, territorio

COURENTAMAI, il festival della courenta e delle danze delle minoranze linguistiche, il 4 e 5 maggio

DiElena.Caligiuri

Apr 17, 2024

LANZO – Un festival unico nel suo genere, un festival dedicato alla dimensione coreutica conservata e veicolata dalle minoranze linguistiche storiche italiane, un festival che giunge alla decima edizione.

Il 4 – 5 maggio 2024, presso Mercato coperto, in p.zza Allisio, COURENTAMAI, il festival della courenta e delle danze delle minoranze linguistiche.
Durante gli anni il festival ha visto coinvolte centinaia di persone, testimoni e partecipanti delle proprie tradizioni culturali ancora attive e un pubblico vario e trasversale curioso e interessato di conoscere queste tradizioni, soprattutto per l’autenticità e la specificità.
CourentaMai nasce da un’idea del collettivo musicale e artistico Blu L’Azard all’interno della prolifica fucina culturale che è la Chambra d’Oc. La prima edizione è del 2014, occasione dell’incontro con l’Associazione milanese “Lo stivale che balla”, che si occupa di ricerca nel campo dell’etnocoreutica, e con la quale nasce un profondo sodalizio e una stretta collaborazione.
CourentaMai è un festival itinerante nelle Valli di Lanzo organizzato con la partecipazione dei Comuni ospitanti e dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone. Per molte edizioni la sede è stata Lanzo torinese ma la manifestzione è stata ospite anche nei Comuni di Pessinetto e Cantoira.
CourentaMai è un termine in francoprovenzale, minoranza linguistica storica delle Valli di Lanzo e significa la corrente, danza dalle origini rinascimentali, di maggio. Il nome della manifestazione vuole essere un tributo alla principale danza tradizionale delle Valli di Lanzo, che nelle numerose varianti è ancora in uso, ed è elemento essenziale per qualsiasi festa tradizionale, legata alla cultura locale con un continuum storico, cioè una tradizione che non si è mai interrotta nel tempo e che non è una rivisitazione come il fenomeno del folk revival. Il nome è anche connesso con la storia locale. Deriva da Caranta Mai, un’antica festa di maggio della borgata Molar del Lupo di Toglie, nel Comune di Viù. La leggenda del luogo, tramandata oralmente, racconta di un tempo in cui i mesi si parlavano. Poiché Aprile si vantava di essere il primo mese in cui la natura si risveglia, in cui fioriscono piante e fiori, dove i vecchi si possono riscaldare al suo tiepido sole e le musiche si spostano dalle stalle ai prati, Maggio rispose che, seppur tutto vero, Aprile avrebbe dovuto comunque ricordarsi che un solo giorno di sole di maggio valeva quaranta di quelli di aprile. Da qui l’origine leggendaria della festa e del nome Caranta Mai, inteso
letteralmente come “quaranta maggio”, dalla probabile etimologia connessa con l’antico
nome originario di questa festività: le calende di maggio.
In questi dieci anni il festival ha veicolato musicisti, ballerini, studiosi e appassionati contribuendo a creare connessioni, convivialità e valore culturale di questa antica prassi sociale.
I testimoni coinvolti sono sempre soggetti appartenenti a una propria autenticità culturale, ballerini e musicisti che ancora vivono la trasmissione di sapere attraverso la pratica e l’oralità o studiosi riconosciuti. Obiettivo e scopo del festival è valorizzare, mantenere e promuovere la pratica della danza tradizionale e le dinamiche del proprio contesto culturale, dando particolare spazio alle espressioni delle minoranze linguistiche locali francoprovenzale e occitana ma aprendosi a quelle nazionali, coinvolgendo nelle varie edizioni numerose realtà tra cui quella arbëreshe, quella slovena della Val Resia e quest’anno la minoranza linguistica storica sarda di Villanova Monteleone (SS).
Il Gruppo Folk “Tradizioni Popolari” di Villanova Monteleone nasce nel 1950 ad opera di alcuni appassionati di balli sardi del paese, tra cui il suonatore storico tziu Barore Lai.
I particolari e splendidi costumi di Villanova erano presenti alla prima edizione storica della Cavalcata Sarda, nel 1899, in occasione della visita nella città di Sassari dei reali Umberto I e Margherita di Savoia.
Negli anni il gruppo ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali, oltre che alle più importanti rassegne regionali.
Fra mare e montagna, posizionato su un vasto altopiano proteso verso oriente, Villanova Monteleone è un centro di circa 2.300 abitanti, noto per il suo pregio paesaggistico, naturalistico e archeologico e per la rete di sentieri ed ippovie.
Villanova Monteleone si trova a nord al confine con il territorio di Alghero e a sud con il territorio di Bosa. Mantiene vive le attività tradizionali e artigianali, soprattutto quella tessile con tappeti, coperte, arazzi e tendaggi realizzati esclusivamente in fibre naturali e su telai guidati a mano molto apprezzati anche fuori dalla Sardegna. Villanova è il maggior centro di allevamento regionale di cavalli anglo-arabo–sardi con alcuni soggetti che hanno raggiunto i vertici delle classifiche nazionali degli sport equestri.
Per festeggiare i primi dieci anni il festival ha pensato a un programma ricco, vario e per tutti su due giorni: sabato 4 e domenica 5 maggio.

IL PROGRAMMA

SABATO 4 MAGGIO

14:30-16:30
LABORATORIO
I balli sardi di Villanova Monteleone (SS)
Giovanni Lai, Stefano Lai (musicisti) e Giovanna Riu, Vittorio Idili (ballerini)
17:00-18:30
INTERVENTO TEORICO/PRATICO.
Capire il ballo sardo: Le principali ritmiche | Cos’è l’Isocorea
Salvatore Pisanu (etnomusicologo, etnocoreuta)
18:30-19:00/19:30
SFILATA
Gruppo Folkloristico di Villanova Monteleone, Gruppo Folkloristico Rododendro, locali in abito tradizionale.
21:00-23:00/23:30
GRAN BALLO DELLE MINORANZE LINGUISTICHE
Giovanni Lai e Stefano Lai di Villanova Monteleone; musicisti locali della tradizione francoprovenzale del
Gruppo Folkloristico Rododendro.
dalle 23:00/23:30
JAM SESSION FOLK APERTA A TUTTI

DOMENICA 5 MAGGIO

14:30-16:00
LABORATORIO
Balli sardi per tutti: primi passi
Ines Sau
16:00-17:00
LABORATORIO
Balli occitani della Valle Po
Laura e Umberto Borsetti
17:30
PROIEZIONE FILM (presso teatro polivalente LanzoIncontra)
I Balerin del Bal Veij. Memorie e danze di Sanfront.
Documentario di Andrea Fantino

Per informazioni e contatti:
https://courentamai.wordpress.com/