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Natura, eventi, territorio

La pandemia di ieri e di oggi nel “Miracolo di San Rocco” a Traves

DiElena.Caligiuri

Ago 17, 2021

La pandemia del 400 e la pandemia di oggi. Una sfida difficile, vinta da da Guido Ruffa e da Max Chicco.
“Benvenuti ospiti nostri  carissimi , spero abbiate passato un buon giorno di riposo ieri Feriae Augusti , però oggi 16 agosto è un giorno particolare ove si ricorda SAN ROCCO di MONTPELLIER , patrono degli appestati, contagiati emarginati… Morì nel 1379 e invocato santo nel1414 dal concilio di Costanza perché liberò la popolazione dall’epidemia…Se vorrete ascoltare questo povero frate sarò lieto di parlarvi di questi tempi  sciagurati  ed infelici , ma ricordatevi che qui nella chiesa di San Rocco siamo al sicuro dalle cose orribili che sono accadute e che accadono. Chiudano le porte alle paure e siamo sempre pronti a dare aiuto ed a ricevere aiuto.”

Con questo inizio cosi solenne un frate inizia il suo discorso. Il Miracolo di san Rocco è una messa in scena in cui il pubblico è parte integrante del progetto.

Lunedì 16 a Traves, in frazione Tese, davanti alla cappella di San Rocco tre repliche di un monologo che aiuta a riflettere sulle pandemie di ieri e di oggi, sui pregiudizi legati al contagio, sul santo degli appestati e sul suo potere taumaturgico, il tutto immersi nel bel contesto naturale, lontano dai rumori della vita quotidiana, immersi nel verde dei prati e dei boschi.

La sfida di questo piccolo ma intenso evento parte dall’idea di portare qui il maggior numero di persone e farle vivere una nuova esperienza.

Guido Ruffa, classe 1956, è un artista completo. Famoso per le sue partecipazioni a serial nazionali RIS, Rocco Schiavone e in primis la partecipazione per quindici anni alla Melevisione in cui interpretava il personaggio simbolo Lupo Lucio, Guido Ruffa ha creato un vero e proprio sodalizio artistico con il regista Max Chicco, direttore artistico di Un Viaggio lungo un’estate.

Dopo la sua partecipazione al film La Fabbrica del Sogno e ad una serie di produzioni pubblicitarie per i Musei di Udine, Chicco e Ruffa si sono uniti per questa nuova avventura.

« La mia scelta di portare a Traves l’attore Guido Ruffa – spiega Max Chicco – parte dalla consapevolezza che per realizzare un progetto del genere ci volesse un attore, un grande attore.

Ho subito pensato a lui. Credo che la sua esperienza abbia portato un valore aggiunto al progetto. Doveva interpretare un frate vissuto secoli fa ma allo stesso tempo creare un legame con la nostra epoca. Guido si è documentato, ha scritto ed elaborato un testo asciutto, senza tanti fronzoli ma che riesce a essere cosi reale».

E nel suo messaggio conclusivo, ispirato a San Rocco, sottolinea: «Il bene fatto “agli altri” non è mai vano».