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la Grafite

Natura, eventi, territorio

Michele Chiadò, quel valore aggiunto che ha dato forza agli eventi di “Un viaggio lungo un’estate”

DiElena.Caligiuri

Ago 17, 2021

Michele Chiadò. classe 1955, è un attore d’altri tempi. Colto, garbato e ironico ha saputo caratterizzare con un tocco personale gli eventi organizzati per “Un Viaggio lungo un’estate” e in “Estate a Villa Pastrone”.

«Ho conosciuto Michele venti cinque anni fa – racconta il direttore artistico Max Chicco – per un progetto che stavo realizzando: un numero zero per la Rai. Interpretava un mendicante e lo avevo posizionato in via Roma a Torinoa chieder l’elemosina. Poi la troupe si era spostata lasciandolo solo. Michele non disse nulla, rimase in terra. Continuava a essere il mendicante per cui lo avevo chiamato.

Michele Chiadò era completamente entrato nel ruolo. L’ho poi reincontrato per il film che ho realizzato nel 2018 a Ciriè sull’ex fabbrica Ipca, La Fabbrica del Sogno in cui interpretava una delle vittime morte di cancro alla vescica. Tanto teatro indipendente, cinema in ruoli particolari e poi la sua presenza con mia grande sorpresa la scorsa estate in occasione delle due proiezioni del film La Fabbrica del Sogno a Villa Pastrone.

Oggi Michele l’ho ritrovato a presentare ESTATE A VILLA PASTRONE e nello stesso momento l’ho rivisto nella parte del Diavolo nella messa in scena LE MIE MASCHE di Mario Bois per il progetto UN VIAGGIO LUNGO UN’ESTATE.

E’ stata una sorpresa, ero felice della sua presenza perchè ero certo che la sua professionalità sarebbe stata un valore aggiunto a tutto l’impianto scenico, e cosi è stato.

Ha accompagnato gli incontri letterari con Bruno Gambarotta e Margherita Oggero, raccontato le sei serate sul palco nella villa Pastrone. E’ stato il collante a tutti gli eventi, rendendo la manifestazione culturale unica.

E’ riuscito ad adattare al suo stile e al suo senso dello humor i testi preparati cercando di essere il più possibile naturale. Poi a Lemie il 14 agosto tra le viuzze del paese è arrivato a interpretare il Diavolo che accompagna il racconto di Masche.

Michele Chiadò – conclude Max Chicco – è stato un protagonista assoluto di entrambi gli eventi, la sua semplicità, la sua pacatezza hanno dato forza ad entrambi i progetti».