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Natura, eventi, territorio

Con “I brutti anatroccoli” di Silvano Antonelli, il Ribaltino porta i bambini a teatro e l’empatia diventa dirompente

DiElena.Caligiuri

Giu 6, 2023

LANZO – Quando il sipario si apre e fra il pubblico ci sono i volti sorridenti dei bambini l’emozione si amplifica e fra attori e spettatori l’empatia diventa dirompente. Proprio come la voglia di sognare e di sentirsi liberi da ogni stereotipo o schema prestabilito.

Domenica 4 giugno 2023 in collaborazione con la Compagnia teatrale Stilema Uniteatro e
l’Amministrazione Comunale di Lanzo, la Filodrammatica il Ribaltino ha presentato “I brutti
anatroccoli” di e con Silvano Antonelli.

Il nostro intento – spiegano dal Ribaltino era quello di portare a teatro bambini e famiglie; l’obiettivo è stato raggiunto con un’ottima affluenza di pubblico e il dispiacere di non aver potuto accontentare tutti.
Era, ed è nostro intento far conoscere spettacoli che si differenziano dal nostro repertorio nonché dal
nostro pubblico e avvicinare i bambini al mondo del teatro. Particolarmente gradito è stato dai più
piccoli che con le loro risate hanno fatto trascorrere a noi “adulti” un pomeriggio in allegria,
ovviamente la bravura di Antonelli ha fatto tutto il resto.
La fiaba di Andersen a cui il titolo si ispira, affronta un argomento universale, che va ben oltre il
tempo in cui la fiaba è stata scritta per indagare un tema che tocca nel profondo il destino di ogni
bambino e di ogni persona.
Essere uguali. Essere diversi. Cosa ci fa sentire “a posto” oppure “in difetto” rispetto a come “si dovrebbe essere”?
Per una bambina, per un bambino ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria identità.
Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza” rispetto ai quali è facilissimo
sentirsi a disagio.
Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca
di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria
debolezza una forza, da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta.  Come recita il
finale dello spettacolo ”I poveri anatroccoli son pieni di bernoccoli, ma se uno casca giù si tira
sempre su e se va proprio storta ci prova un’altra volta”; un invito ad alzare gli occhi e guardare il
grande cielo che ci circonda, quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a
volare≫.