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Natura, eventi, territorio

In duecento alla presentazione fra balli e canti del nuovo romanzo di Simona Tomaino “Pigro, svogliato e… un filo razzista”

DiElena.Caligiuri

Mag 21, 2024

BALANGERO – Venerdì sera Simona Tomaino ha presentato davanti a più di duecento persone, presso il salone Marchioli, la sua nuova opera: “Pigro, svogliato e…un filo razzista”. E lo ha fatto in modo allegro e non proprio “convenzionale”. L’evento organizzato dalla Pro Loco di Balangero, in collaborazione con la Biblioteca Civica “Italo Calvino” e con il patrocinio del Comune di Balangero, è stato u mix di musica, canti popolari e balli, accompagnati dalla chitarra di Claudio Provaroni e dai tamburi di Massimo Gallo Balma, Serena Artom e Alice Invernizzi. Alle brevi letture si sono alternati balli e canti del nord e del sud. A ballare una appassionata curenta i figli dell’autrice, Alessia e Lorenzo Marco.

Serena Artom ha incantato la platea con i canti del sud, suonati e interpretati con passi di Pizzica e Tammuriata da Serena Brutto e Silvia Giustiniani. Ci si è poi cimentati in una ballata piemontese di Gian Maria Testa. Il tutto sotto la regia di Corrado Federighi.

La vicenda narrata nel romanzo attraversa l’Italia da Torino e Salerno, con una puntatina in Calabria.
Il protagonista, Roberto, è un trentenne torinese un po’ scanzonato e molto ancorato agli stereotipi con cui è cresciuto. Il suo “alter ego” è Nunzio, ragazzo salernitano alle prese con la ricerca di un posto di lavoro. E poi vi sono Tiziana, dal carattere forte e deciso e, infine, Teresa che scombina le strade pazientemente tracciate dagli altri personaggi.
Con uno stile ironico e pungente, il romanzo vuole esorcizzare i più noti luoghi comuni tra nord e sud, ma anche raccontare di una generazione di trentenni che ha tutto, ma fatica a costruirsi un futuro.

<<Sono stata felice di interagire con il pubblico – spiega Simona Tomaino – raccontando come è nato questo romanzo, iniziato quando avevo solo trent’anni ed ero stata per la prima volta al sud, provando suggestioni del tutto nuove. Una serata in allegria, una festa, una presentazione forse “poco tradizionale”. Ho ricevuto tanti apprezzamenti, uno in particolare è stato decisamente gradito ” Ci hai dimostrato che si può fare cultura in allegria”>>.