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la Grafite

Natura, eventi, territorio

Raccontare la scienza al femminile

DiElena.Caligiuri

Mar 18, 2024

Servizio a cura di Vanessa Barbini

LANZO – Franca Giusti ed Elena Caligiuri, donne che parlano di donne: il consigliere dell’Ordine dei Giornalisti e il direttore del giornale online La Grafite hanno scelto di raccontare la figura femminile nella scienza ai ragazzi del progetto giornalismo dell’istituto Albert di Lanzo.

L’incontro di giovedì 14 marzo ha visto un grande coinvolgimento da parte dei giornalisti in erba, spaziando dall’analisi della scienza nel suo senso più profondo all’importanza di avvalersi di fonti affidabili nella redazione degli articoli, perché per fare buona informazione occorre “non fidarsi mai”: con queste parole le esperte hanno spronato i ragazzi ad avvalersi sempre del loro senso critico e non dare mai nulla per scontato.

Ruolo della donna e parità di diritti sono temi quanto mai attuali che le ospiti hanno deciso di affrontare tramite la vita di grandi donne della scienza: tra le grandi figure femminili citate impossibile dimenticare Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina e penna eccezionale, cui l’anno scorso è stata dedicata un’aula green della scuola, ma anche icona di emancipazione con la sua celebre frase sono io mio marito.

Tra le figure femminili di rilievo nel panorama scientifico citate figurano anche l’astrofisica Margherita Hack, prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico e la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, pioniera italiana del giornalismo al femminile sul fronte di guerra.

Dai tempi di Ipazia, matematica, astronoma e filosofa dell’antica Grecia, le donne continuano a far sognare anche ai nostri giorni: esempio per eccellenza è la straordinaria storia di Samantha Cristoforetti, prima donna astronauta europea ad ottenere il ruolo di comandante della Stazione spaziale internazionale.
Dopo un viaggio tra le vite di donne leggendarie, le ospiti hanno voluto ricordare l’importanza di essere curiosi: le notizie non ci arrivano, hanno affermato, esortando i ragazzi a guardarsi intorno e trovare l’unicità in ciò che li circonda.

Altro tema trattato è stato l’uso della lingua ed il modo in cui questa rispecchia la nostra società: a dispetto dei numerosi dibattiti riguardanti l’uso del genere sull’onda del “politicamente corretto”, le ospiti hanno voluto ricordare che il rispetto passa anche attraverso il linguaggio, ma non solo: è esercitando i propri diritti e realizzandosi nella società mettendo a frutto le proprie capacità che si può dare il più forte segnale di uguaglianza, così come hanno fatto e continuano a fare molte altre grandi donne.

VANESSA BARBINI